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Come respirare nella corsa: anche tu te lo sei chiesto?
La mia risposta è che bisogna imparare a respirare prima “fuori dalla corsa” e poi nella corsa
Nessuno ci hai mai insegnato a respirare: lo facciamo istintivamente. Così come nessuno ci ha mai insegnato a correre, e lo facciamo instintivamente. Spesso male.
Respirare è importante per vivere, quindi dovremmo essere curiosi di farlo bene!
Una pratica molto semplice e molto efficace, da fare ogni giorno, è respirare. In modo intenzionale.
Gli esercizi di respirazione sono parte di una routine di salute che dovremmo fare ogni giorno, preferibilmente al mattino, a stomaco vuoto.
Sdraiati, occhi chiusi, mani sulla pancia, inspiriamo col naso in maniera rilassata. Inspiriamo con la pancia (il diaframma). Ed espiriamo.
Andando avanti con le ripetizioni, proviamo dolcemente ad allungare l’inspirazione di qualche secondo. Tratteniamo il respiro qualche secondo. Ed espiriamo senza spingere l’aria in maniera forzata. E proviamo a trattenere il respiro qualche secondo prima dell’inspirazione successiva.
Questa semplice pratica, che può sembrare banale e inutile, ha moltissimi benefici fisici e mentali. E ci aiuta a connetterci con il nostro respiro. Cosa che ci sarà utile anche durante la corsa
Se fai gli esercizi di respirazione, anche la respirazione nella corsa sarà più fluida.
Non esiste un modo di respirare uguale per tutti.
Il primo consiglio è di iniziare a correre piano, altrimenti partiamo subito in affanno. Tante persone iniziano a correre troppo forte: questo è uno dei tanti errori di allenamento di chi corre.
Un modo automatico per autoregolare l’intensità all’inizio dell’allenamento è respirare solo col naso.
Respirare col naso ti “costringe” ad un intensità cardiaca più bassa, quindi funge da regolatore anche della respirazione.
Poi quando ti sei scaldato puoi respirare come vuoi.
Se devi affrontare dei momenti ad alta intensità, come una salita o una ripetuta breve, respira soprattutto con la bocca e sforzati di fare tanti atti respiratori corti, piuttosto che pochi lunghi.
In questi casi la variabile chiave è l’espirazione, quindi più espirazioni fai meglio è!
Entrare in connessione col corpo e col respiro è un modo saggio per valutare il nostro stato di forma.
Durante il riscaldamento iniziale, se impariamo a sentirci e ad ascoltarci, capiamo subito il nostro stato di forma, e possiamo adeguarci di conseguenza.
Se invece non sappiamo ascoltarci e seguiamo “come dei robot” una tabella, rischiamo di fare allenamenti non adeguati alle condizioni del momento. Quindi allenamenti che non saranno produttivi, anzi a volte possono essere negativi!